lunedì 19 settembre 2011

La prima giornata (del mago)

Sveglia alle 7 , colazione di corsa, sandali e bermuda abbandonati in camera e subito pronti per andare al primo giorno di lezione della summer school.
Quale modo per iniziare al meglio la prima lezione se non arrivare nell’edificio sbagliato?
Per fortuna abbiamo contattato il Prof. Fernando Ferraz,  che – salvandoci dal pazzo traffico di Nitéroi - ci porta nell’aula della nostra lezione. Può ufficialmente iniziare la prima lezione della summer school, tenuta dal Prof. Joel Weisz, un professore di ingegneria esperto di innovazione che analizza l’impatto della tecnologia sullo sviluppo dell’economia brasiliana. La lezione è molto interessante ed il coffee break all’altezza e alla fine riusciamo inaspettatamente a sopravvivere al vento antartico del condizionatore (e si noti in Brasile siamo in inverno).
Nonostante un’abbondante colazione e una pausa caffè ipercalorica, appena finita la lezione ci rechiamo ad un ristorante al chilo dove ognuno può provare ogni prelibatezza scegliendo da un buffet di carne, pesce e quanto di immaginabile, pagandolo poi al peso. Un consiglio: attenzione a non confondere le banane fritte con le polpette onde evitare spiacevoli accostamenti enogastronomici.

Una volta preso il traghetto e arrivati a Rio , ci dirigiamo verso l’università Petrobras, stupendo ateneo eco-friendly della grande multinazionale petrolifera dove sono tenuti tutti i corsi formativi della società per il proprio personale. Ci tengono a dire (più volte) che riciclano la carta degli uffici e l’acqua piovana. Meno male che ci sono ancora le aziende che pensano all’ambiente.
Dopo gli impegni ufficiali arriva finalmente il tempo per qualche svago e soprattutto una visita a Lagoa, il lago adiacente ad Ipanema, meta di tanti sportivi e soprattutto di ricconi che cercano l’attico zona Leblon con vista lago (questa zona molto ricca ci sono ricorda l’upper west side di NY!).
Non si sa di chi sia stata l’idea, ma tutti hanno odiato l’ideatore del giro del lago che ci ha costretto a camminare per 5 kilometri dopo 12 ore passate per Rio…
E per concludere la giornata, l’usanza carioca per eccellenza: CAIPIRINHA POR FAVOR!


Mago Merlino e il suo fido scudiero LG

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